Le implicazioni di una menopausa indotta e/o precoce

La menopausa precoce insorge, per definizione, prima dei 40 anni, spesso è inaspettata – e riguarda secondo recenti stime l’1% della popolazione femminile.

L’ingresso in menopausa spesso comporta un notevole sforzo di adattamento e soprattutto di accettazione: non soltanto perché si accompagna alla comparsa di una serie di disturbi ma anche perché segna per la donna la perdita irreversibile della fertilità. Se questi cambiamenti fisiologici sono di per sé causa di stress, a maggior ragione una menopausa precoce, ha prevedibilmente un impatto più traumatico. Ancor più devastante, poi, può profilarsi la situazione in cui la menopausa precoce sia legata alla comparsa di un tumore. Infatti grazie alle possibilità di prevenzione, recentemente assistiamo ad un aumento del numero di donne in menopausa iatrogena, anche giovani, in seguito a terapie chirurgiche e/o radiologiche e/o farmacologiche.

La principale fonte di stress e sofferenza
La capacità riproduttiva viene spesso data per scontata sia dalla donna sia dalla coppia: il trovarsi di fronte improvvisamente alla perdita della genitorialità è equiparabile a un vero e proprio lutto, che deve essere opportunamente elaborato. Senza poi contare che al calo di autostima dovuto all’incapacità di procreare – indipendentemente dalla causa e dalle eventuali responsabilità – si possono associare rabbia, frustrazione, sensi di colpa, vergogna e dolore, che si amplificano ancor più nelle donne che magari hanno rinviato la pianificazione della gravidanza o ne hanno coltivato l’intimo desiderio senza intraprendere iniziative per concretizzare la loro aspirazione. Ulteriore problema è il contributo nel rapporto di coppia per la diminuzione della libido, la secchezza vaginale che condiziona la sessualità e la modificazione dell’immagine corporea stessa.

Criteri e prospettive di approccio
Grazie ai progressi della ricerca sono stati raggiunti traguardi importanti, per esempio nella gestione dei disturbi associati alla menopausa. Il criterio seguito oggi dalla Medicina è quello della personalizzazione della cura, in considerazione sia della situazione clinica della singola donna – per esempio in caso di malattie oncologiche il ricorso a terapie ormonali è controindicato – sia delle sue esigenze. L’altro presupposto è la multidisciplinarietà, ossia il coinvolgimento di più professionisti, tra cui il ginecologo, l’endocrinologo, l’internista, l’oncologo, lo psicologo e il nutrizionista. Altrettanto importante è l’attenzione che deve essere riservata ai disturbi della sfera intima indotti dalla menopausa precoce, quali secchezza vaginale, prurito e bruciore, che possono a loro volta ripercuotersi sulla vita sessuale e in generale sul benessere della coppia. A tale riguardo va ricordata l’importanza di un’adeguata idratazione della mucosa genitale e del ricorso a preparati a base di acido ialuronico, un componente particolarmente apprezzato per la sua efficacia.

Considerazioni conclusive
La menopausa precoce è un evento traumatico: la donna dovrebbe essere, se possibile, preparata e soprattutto seguita, sia sul versante medico (sintomi, problematiche legate alla malattia responsabile) sia su quello psicologico, individuale e di coppia. Un percorso integrato, basato sulla collaborazione di più specialisti, rappresenta il modello ideale, in quanto, grazie alle varie competenze, consente di individuare la strategia più adatta alle specifiche necessità. Il messaggio chiave, però, che ogni donna deve tenere presente, è che, come in qualsiasi altra circostanza, il dialogo con il ginecologo è fondamentale per superare la tentazione, peraltro frequente, di chiudersi nella propria ansia. Altrettanto essenziale è la tempestiva ricerca di un supporto psicologico, che aiuti a prendere consapevolezza della realtà, a elaborare le esperienze, ristrutturare l’immagine di sé e a ristabilire, insieme al partner, un nuovo equilibrio in grado di rivalorizzare la propria femminilità e, nel caso, di rivedere il proprio progetto di famiglia.

Bibliografia
• Baldi S, Becorpi A, Donati Sarti C. Menopausa indotta per patologia oncologica: necessità di spazi dedicati. Gyneco AOGOI, n. 11, 2009
• Groff AA, Covington SN, Halverson LR, Fitzgerald OR, Vanderhoof V, Calis K, Nelson LM. Assessing the emotional needs of women with spontaneous premature ovarian failure. Fertil Steril. 2005; 83:1734-41 


Dott.ssa Barbara Zasso 
Medico Chirurgo specialista in Ginecologia Ostetricia
Dirigente Medico di II Livello
Ospedale di Conegliano